Storia della strumentazione (1782 - 1950)

Gli strumenti più antichi della Collezione CIFIS risalgono alla seconda metà del settecento e sono legati al nome del Prof Antonio Campana (Ferrara 1751 - Ferrara 1832). Questo grande studioso, medico, chimico e notissimo in tutta Europa per i suoi studi di Botanica, fu il primo a insegnare la Fisica nell'ateneo ferrarese (1782) con apparati di sua proprietà e generalmente da lui costruiti. Questi stessi apparati furono poi acquistati dall'università e andarono a creare il primo Gabinetto di Fisica (1795/6) ferrarese.

L'Università di Ferrara si adeguava così a quanto stava avvenendo in molte Università e Accademie d'Europa. Tra la fine del seicento e l'inizio del settecento, infatti, sull'impulso delle nuove idee e scoperte di Galileo Galileo (1564 - 1642), Isaac Newton (1642 - 1727) e tanti altri, apparvero in Europa strumenti che erano costruiti per "interrogar la Natura", cioè strumenti per riprodurre i fenomeni naturali in laboratorio secondo la nuova Scienza, la Fisica Sperimentale. Fu una vera rivoluzione che influenzerà anche tutte le altre scienze fino ai giorni nostri.


Antonio Campana presenta
all'Università di Ferrara il prezzo
delle sue delle Macchine Fisiche
(1795/6 Archivio UNIFE)

Iconografia del Prof Antonio Campana dagli archivi UNIFE

Gli strumenti più "moderni" della Collezione riguardano il periodo che va dagli ultimi decenni dell'Ottocento alla prima metà del Novecento, periodo che vide il passaggio dalla Fisica Classica alla Fisica Quantistica, l'avvento delle comunicazioni a distanza senza fili e un progresso in tutte le scienze dalla Fisica alla Chimica, alla Botanica, alla Medicina, impensabile solo pochi anni prima. Di questo periodo sono presenti nella Collezione strumenti firmati da prestigiosi costruttori e ditte italiane, francesi, inglesi, come Giovanni Battista Amici (1786-1863), Louis Jules Duboscq (1817-1886), ditta Golaz-Paris (attiva tra il 1830 ed il 1919), Tecnomasio Italiano (attiva tra il 1863 ed il 2001). Sugli strumenti appaiono anche le firme di valenti artigiani che hanno lavorato per la Città e l'Università di Ferrara. Tra questi ultimi ricordiamo Torquato Tasso (1765-1842), orologiaio e meccanico, Sebastiano Zavaglia (1824-1876) che costruì nel 1855 il Tellurio - strumento divenuto poi l'icona della Collezione - ed i "Fratelli Duo", costruttori ferraresi di inizio Novecento.

La cura della strumentazione di Fisica fu sempre compito dei vari docenti di Fisica che si susseguirono nel tempo. I principali docenti dopo Campana furono Bartolomeo Ferriani (docente tra il 1824-1859), Curzio Buzzetti (docente tra il 1864 - 1882 ), Giuseppe Bongiovanni (1883-1918), Lavoro Amaduzzi (docente tra 1919 e il 1923), Angelo Drigo (tra il 1943 e il 1970ca).

Questi professori furono sempre coadiuvati da personale e studenti universitari ma anche da persone di diversa origine e competenza.

Per approfondimenti:
Copernico e lo studio di Ferrara (PDF)
Annali di Storia delle Università italiane
Sisfa Urbino 2010